DOMENICO BACOLI

Attaccante
Nato a Latina il 28 febbraio 1989
Esordio in A: -

1999-00 AGORA' S.RITA A
2000-01 ROMA A 0 0 0 0
2001-02 ROMA A 0 0 0 0
2002-03 ROMA A 0 0 0 0
2003-04 ROMA A 0 0 0 0
2004-05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0

(legenda)

Quando, ad un quarto d’ora dalla fine, Sandro Baroni lo ha messo in campo, Domenico Bacoli detto Mimmo si è preso più applausi di tutti i compagni messi insieme, inclusi quelli che avevano portato il risultato sul quattro a zero. Quest’anno non avrebbe avuto vita facile: a fine dicembre Umberto Eusepi ha ottenuto lo svincolo dalla Lazio ed un posto negli allievi della Roma, un mesetto dopo c’è stato il provino a Trigoria di Armando Visconti, superato con lode. Ma la complicazione vera, più dei continui progressi di Bianchini e dell’ottimo inserimento del terzo nuovo arrivato, Cassandra, era stata quella maledetta distorsione al ginocchio che aveva lesionato il legamento crociato, costringendolo, ai primi di febbraio, a sottoporsi all’intervento che gli ha fatto chiudere con quattro mesi di anticipo la stagione.

Due anni fa, nei Giovanissimi Nazionali di Giuseppe Stasio, portava la maglia numero dieci e la fascia di capitano: buona parte della manovra offensiva passava da lui, unico raccordo tra il centrocampo e il centravanti, Claudio Della Penna, che negli ultimi mesi lo ha sostituito sia nel portare i gradi che nella posizione in campo, tra la linea mediana ed il reparto d’attacco. Domenica, a fine partita, si erano ripresi i vecchi ruoli, e se non è arrivato il gol è stato solamente per colpa della punta, che, trovando il giro sbagliato, non ha valorizzato a dovere lo splendido assist del fantasista ritrovato. Speravano tutti toccasse a lui infilare per l’ennesima volta il portiere, ma Bacoli, da bravo trequartista, ha valutato ogni volta con cura la soluzione migliore che, nel caso specifico, non è mai coincisa con la battuta a rete, che pure, di precisione più che di potenza, non gli fa certo difetto.

“E pensare che avevo detto ai compagni di cercarlo in area – spiega mister Baroni – ed a lui di farsi trovare in quella posizione. Prima di farsi male, l’anno scorso, aveva segnato dieci o dodici gol, nonostante il turn-over ed il ruolo, che non era quello di punta ma di trequartista o esterno di centrocampo, sulla sinistra. Ha grande qualità, in allenamento è un piacere guardarlo, e quando riprenderà il ritmo farà vedere i sui numeri anche in partita. Ha un sinistro con cui fa quello che vuole, calcia bene le punizioni, ha uno stop impressionante, se gli arriva un pallone da sessanta metri lo mette a terra con un tocco, anche se lo spingono, lo prendono a spallate o lo fanno cadere la palla gli rimane incollata al piede. Ma, oltre che un ottimo giocatore è un ragazzo eccezionale, che ha sofferto e lavorato tantissimo per recuperare: viene tutti i giorni da Latina, noi ci alleniamo dal martedì al venerdì, lui sta continuando il programma differenziato, per cui il lunedì fa una seduta in più. Venerdì scorso, quando ho potuto convocarlo per la prima volta, sono stato quasi più felice di lui. Ma per farlo partire dal primo minuto ci vorrà ancora un po’, dovrà ritrovare il ritmo gara, tra spezzoni e amichevoli. Si è allenato a parte fino ai primi di settembre, da un mese e mezzo è rientrato a pieno titolo nel gruppo, e, nelle partitelle tra di noi, possono nuovamente entrare duro su di lui, cosa che prima chiedevo di evitare. Adesso le prende e le dà come tutti gli altri, anche se le legnate che riceverà in partita sono ben diverse da quelle che ha preso dai compagni”. (Francesco Oddi - 2 novembre ’05)